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DENTRO LA MENTE DEL CREATORE
Una storia di intuizione, dubbio e curiosità.
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Alcune idee arrivano lentamente.
Per capire come le menti creative le coltivano, abbiamo seguito Carlo, Joana e Chris. Tre creativi provenienti da città e discipline diverse. Quello che abbiamo scoperto è un modo di pensare comune.
Non abbiamo guardato i progetti finiti.
Siamo rimasti con loro nel bel mezzo del lavoro. Dove l'idea è ancora incerta. Ancora fragile. Ancora in fase di formazione.
Abbiamo imparato che la creatività non inizia con risposte chiare.
Inizia con domande. Con tensione. Con la sensazione che qualcosa non sia ancora finito e la convinzione che possa essere migliore.



La creatività non è una tecnica. È un modo di muoversi nell'incertezza.
Di fidarsi dell'istinto prima che ci sia un piano. Di lasciare che le emozioni prendano il sopravvento prima che la struttura prenda forma.
Abbiamo visto come il dubbio non li rallenta. Affina il loro lavoro.
Come la curiosità li spinge oltre la prima idea, la soluzione facile, il percorso familiare.
Li abbiamo sentiti parlare della luce. Non come un prodotto, ma come qualcosa di vivo.
La luce modella l'atmosfera. Crea sensazioni. Dà allo spazio una presenza che si percepisce ma non sempre si può spiegare.
E abbiamo visto che il lavoro creativo non consiste nel controllare i risultati.
Consiste nel creare le condizioni affinché qualcosa di reale accada.
La creatività è una forma mentis. Un modo di rimanere aperti, curiosi, autentici.
I CREATORI
Il nuovo non capita da sé.
Il nuovo si crea.
PROLICHT. Progettato per creare.